Articolo di Valentina Gattuso

Il Giappone è da sempre una terra che attribuisce un significato profondo al sorgere del sole, simbolo di vitalità, energia e armonia. Non a caso, la bandiera nazionale — l’Hinomaru, ovvero il “disco solare” — ne restituisce una potente immagine visiva.

Durante il Capodanno è tradizione attendere svegli l’alba del nuovo anno, in un rito carico di auspicio e buon augurio. Del resto, è proprio l’espressione “Paese del Sole che nasce” a rappresentare l’identità stessa del Giappone. Un antico detto recita: “Alzarsi presto vale tre mon” (una piccola moneta), a sottolineare il valore del mattino e del lavoro. Vedere il sole che sorge, mettersi in moto, iniziare a costruire: tutto è connesso, perché nel pensiero giapponese il lavoro è parte integrante dell’identità personale.

Emblematica in tal senso è la pratica quotidiana della Radio Taiso, la celebre ginnastica trasmessa in radio che scandisce le mattine del Paese. È un vero e proprio rito collettivo che onora lo “spirito mattutino”, vissuto come valore, tradizione, armonia, e persino come culto. Questo spirito domina linguaggio, comportamenti e abitudini, rendendosi chiave di lettura della cultura nipponica e del senso dell’ Ikigai.

A tal proposito il bellissimo libro di Laura Imai Messina, Wa (Vallardi) è un’opera preziosa, in cui ciascuna delle 72 voci trattate esplora un aspetto del pensiero giapponese, offrendo spunti di benessere, equilibrio e ikigai — quell’intima motivazione che ci spinge ad alzarci ogni mattina e dare il giusto valore alle azioni quotidiane.

L’ikigai non è qualcosa da cercare freneticamente: va scoperto con calma, pazienza e ascolto. È il cuore della nostra esistenza quotidiana.

Nel libro Ikigai di Héctor García e Francesc Miralles (Rizzoli), questa filosofia viene analizzata in profondità, mostrando come le piccole cose, quelle che spesso trascuriamo, siano la fonte della gioia più autentica.

Pensare in piccolo, cominciare in piccolo: questo è il sentiero. Ridurre lo stress, vincere la sedentarietà, coltivare buone abitudini, cercare l’ottimismo, prediligere la qualità alla quantità, il piccolo al grande. Una piccola gioia può essere più potente di una grande felicità. E tutto questo ha ancora più valore quando è condiviso, in una società come quella giapponese dove lo spirito di gruppo è fondamento culturale.

L’ikigai può manifestarsi in qualsiasi momento, se sappiamo avere pazienza. Prendiamo l’esempio di Marie Kondo e del suo libro Il magico potere del riordino (Vallardi): anche lei, possiamo dire, ha trovato il suo ikigai nel liberare gli spazi — fisici e mentali — dal superfluo, per tornare all’essenziale. Un percorso che parte da piccoli gesti ma richiede dedizione e passione.

Non esiste una ricetta universale per la felicità. Tuttavia, i valori racchiusi nel concetto di Ikigai possono innescare un cambiamento profondo — ma graduale. Un passo alla volta, come insegna la tradizione isolana giapponese: la lentezza è parte della vita, e nella sua discrezione cela la via verso nuovi modi di vivere e pensare.


Scopri di più da VOCI DI DOMANI

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

“L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.”

Italo Calvino

Vocididomani.com