In uscita il 21 di novembre per Prehistorica EditoreDalla Montagna perduta di Pierre Jourde – fra gli otto autori selezionati per il Premio Renaudot 2025 . Un libro inedito, in anteprima mondiale, disponibile al pubblico prima nella sua versione italiana che in quella originale. Dalla montagna perduta si incastona nel cosiddetto “Ciclo della Montagna” di Pierre Jourde, forgiato a partire da Paese perduto (cui Dalla montagna perduta fa implicitamente riferimento) e cesellato con Il Tibet in tre semplici passiLa Prima pietra e Il Viaggio del divano letto.

PIERRE JOURDE RACCONTA LA VITA DI MONTAGNA,
IN TUTTE LE SUE SFACCETTATURE, CON QUANTO HA DI PROFONDAMENTE RASSICURANTE E DI ALTAMENTE SCONVOLGENTE

Leggere Dalla montagna perduta  ci porta a vivere una montagna potente, dove l’autore ci conduce passo passo fra alpeggi, vette e vacche, trascinandoci fra le pagine al ritmo delle stagioni scandite da rituali atavici, facendo riverberare i personaggi nella loro brutale bellezza.

Capitolo dopo capitolo, Jourde canta la montagna da par suo, senza sconti né riserve, ben lungi dalle ricette dell’esotismo fine a sé stesso, dell’ingenuità a ispirazione realista o del folclorismo. Lei è la, dappertutto. Tanto ci sovrasta e disorienta. Mondo sopra il mondo. Al limitar del bosco, sul ciglio di un burrone, dove le cose sono e possono smettere di essere.

La roccia – lo sa bene il narratore Pierre Jourde – diventa terreno fertile per il grande pensatore di montagna, che si perde nella natura per poi ritrovarsi, ora in armonia ora come corpo estraneo.

Pierre Jourde è nato a Créteil nel 1955, ma la sua famiglia è originaria della remota regione dell’Alvernia, tra le montagne evocate in Paese perduto, La Prima pietra e Il Viaggio del divano lettoHa un debole per la boxe e la metafisica.

Nel panorama letterario francese è una delle voci più autorevoli, probabilmente la più schietta e coraggiosa in assoluto. Si è sempre distinto per una sorprendente varietà di ispirazione, che gli ha permesso di spaziare dal romanzo al racconto, per arrivare al memoir, alla poesia e al saggio filosofico.

Quanto all’autore, costituisce una delle colonne portanti di Prehistorica. In Francia, è pubblicato da Gallimard, che significativamente gli dedica la collana ammiraglia, “La Blanche” appunto. Come attesta anche la sua presenza tra gli attuali finalisti del prix Renaudot, Jourde è un personaggio di spicco nel panorama letterario transalpino, in quanto intellettuale a tuttotondo.

Di certo non vedrai mai la bellezza mettendotici davanti e contemplandola.
È lei a scegliere. E non avverte.
Puoi percorrerne i territori per anni senza che succeda mai niente, l’hai sempre cercata, hai sempre sperato di riportarla indietro dalle tue lunghe passeggiate, e sei tornato sempre senza niente, senza nemmeno saperlo, con solo una sorda frustrazione impossibile anche da formulare, e un giorno eccola lì.
La bellezza ti è stata donata.
Non la bellezza sdolcinata  e carina, ma la bellezza brutale, la bellezza che ti maltratta e non ti lascia  in pace.


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“L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.”

Italo Calvino

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