Viviamo in un’epoca in cui la velocità, la performance e la costante connessione digitale sembrano avere la priorità su tutto. In questo scenario frenetico, la spiritualità rischia di apparire come qualcosa di distante o confinato ai momenti di meditazione, ai ritiri o agli spazi sacri. Ma cosa accadrebbe se iniziassimo a considerarla non come un’attività a parte, bensì come una qualità del vivere, presente in ogni gesto, parola e scelta?
È proprio su questo terreno che si muove il nuovo libro di Claudio Mario Cherubini, Mio Sé e l’alchimia della Felicità, un’opera che invita a riconoscere la spiritualità come elemento essenziale e integrabile nella vita quotidiana.
Una visione olistica per abitare il presente
Cherubini, proseguendo il cammino iniziato nel 2017, ci accompagna in un viaggio di consapevolezza che supera le semplici tecniche di crescita personale. Al centro del libro troviamo una visione olistica dell’essere umano: mente, corpo, emozioni e spirito non sono compartimenti stagni, ma parti integrate di un’unica esperienza esistenziale. In questa prospettiva, ogni momento della giornata, anche i più ordinari, diventa un’opportunità per ritornare al presente, per osservare ciò che accade dentro di noi e per compiere scelte allineate con la nostra autenticità.
La felicità come stato interiore
Uno dei temi centrali del libro è il concetto di felicità. Non più cercata all’esterno, come conquista o premio, ma riconosciuta come condizione naturale dell’essere umano. Tuttavia, come sottolinea Cherubini, questa felicità è spesso coperta da strati di paure, condizionamenti, abitudini mentali limitanti. Il percorso proposto è dunque un processo di trasformazione della percezione: imparare a osservare senza giudizio, a lasciar andare ciò che non serve più e a riconoscere il proprio valore essenziale.
Spiritualità: piccoli gesti, grande presenza
Nel libro non mancano indicazioni pratiche ed esperienziali per portare questa consapevolezza nel quotidiano. L’invito è semplice ma rivoluzionario: portare attenzione ai piccoli gesti, vivere con presenza anche le attività più semplici, come cucinare, camminare o parlare con qualcuno.
La spiritualità diventa così un allenamento gentile, fatto di ascolto interiore, coerenza, apertura. Non c’è bisogno di ritirarsi dal mondo, ma di abitare il mondo in modo nuovo.
Oltre la teoria: strumenti per la trasformazione
Cherubini alterna riflessioni profonde a spunti tratti dalle sue esperienze personali, arricchendo la narrazione con ricerche attuali e strumenti pratici. Il suo approccio è insieme empatico e rigoroso: non offre ricette preconfezionate, ma accompagna il lettore a sviluppare una propria bussola interiore. Il libro diventa così una mappa per chi sente il desiderio di risvegliarsi alla propria verità e vivere in modo più libero, autentico e significativo.
Una chiamata al risveglio
Mio Sé e l’alchimia della Felicità è una chiamata al risveglio che non chiede di cambiare vita, ma di cambiare sguardo. È una proposta concreta per portare spiritualità nel cuore dell’azione quotidiana, per fare della consapevolezza una compagna fedele nei momenti di gioia come in quelli di difficoltà. Perché, come ricorda l’autore, la felicità non è un traguardo ma uno stato dell’essere a cui possiamo accedere qui e ora, nel pieno della nostra umanità.
L’opera di Claudio Mario Cherubini si rivolge a chiunque voglia riscoprire la bellezza del vivere con presenza e autenticità. Un invito a non cercare fuori ciò che è già dentro di noi, e a riconoscere, in ogni frammento del quotidiano, la possibilità di una trasformazione profonda e duratura.
