L’amore è un’evidenza trasparente, Mario De Rosa, Capponi Editore 2025, 224 pp.

L’amore è un’evidenza trasparente è una raccolta di storie di guarigione e di cambiamento intrise di gratitudine per la preziosità della vita. Sette racconti che descrivono esperienze di caduta libera nel presente; momenti in cui una gioia senza oggetto prende il sopravvento rispetto alle fiabe narrate dalla mente, come un breve lampo di improvvisa chiarezza, riportando in primo piano quella presenza consapevole che fa da sfondo all’osservazione della realtà. Con qualche slancio poetico e una disinvolta tenerezza, l’autore ci offre degli inviti a riscoprire la palpitante vitalità dell’Adesso, tentando di indicare a parole qualcosa che, seppur evidente, risulta spesso indicibile: l’amore per la condizione di essere e di esserci.

Intervista all’autore

Volevo un titolo che comunicasse un’intuizione quasi indicibile, di cui però si può percepire la presenza in ogni storia contenuta nel libro: l’idea che a fare da sfondo al mistero dell’esistenza ci sia un atto di fiducia e di dono. Un dono che la Vita fa a se stessa attraverso ogni essere senziente. L’Essere attraversa la vita per sperimentarsi, conoscersi, incontrarsi… E sebbene non mi sia estranea anche quella quota di sofferenza universale che noi esseri umani condividiamo, non riesco a non pensare alla gratuità di questo gioco dell’esistenza come a un atto d’amore. Un amore creativo, selvaggio, alle volte perfino sconcertante, e che proprio per la sua natura incondizionata ci fa quasi paura. Ma è proprio questo misto di meraviglia e sconcerto che volevo raccontare. Questa specie di segreto gridato ai quattro venti che nessuno ascolta mai: l’indicibile preziosità del momento presente.

    Se parliamo di coraggio, più che nella fase di scrittura, è stato necessario nel prendere delle scelte di libertà socialmente scandalose che mi hanno consentito di terminare il libro. All’inizio del 2024 ho lasciato il mio vecchio posto di lavoro. Volevo cambiare vita e prendermi del tempo per scrivere. Lavoravo lì da 15 anni. Come può immaginare non è stato semplice. E l’ho fatto senza avere un contratto editoriale né una famiglia benestante a mantenermi; senza percepire un sussidio di disoccupazione o alcun tipo di reddito. Ho fatto questa scelta senza pesare su nessuno, senza attingere energie dalla comunità. L’ho fatto da me, come un bimbo grande!, scegliendo di essere responsabile per la mia felicità. È stato questo il “salto nel vuoto” che ha richiesto un po’ di coraggio. Per il resto è servita solo un po’ di pazienza. E grazie a Dio il libro è venuto fuori da sé. Tutto si è svolto in un clima di totale spontaneità. E devo dire pure di gioia!

      Esiste uno spazio impersonale che si espande dentro di noi e che coincide con quella Luce Senziente che ci attraversa. Talvolta la chiamiamo “la Vita”, “l’Essere”, “la Coscienza”… La radice di quella intima consapevolezza di sé è il nucleo segreto della nostra vera natura. Questi racconti descrivono esperienze in cui quella presenza consapevole prende il sopravvento rispetto alle storie che la mente ci racconta, riportando finalmente pace e senso di completezza.

        Questo libro mi è stato maestro. Mi ha costretto ad osservarmi, a meditare sui sentimenti e sugli stati d’animo che sono emersi nel processo di scrittura e pubblicazione. Mi sono spesso scoperto insicuro e spaventato. Anche più di quanto pensassi. E portare la luce della consapevolezza verso quelle parti della mia personalità su cui spesso avevo gettato ombra è stato qualcosa di trasformativo. Pubblicare questo libro è stato come un acceleratore di processi di cambiamento che erano già in atto. Credo che mi abbia spianato la strada per il futuro: da qui in poi sarà tutto più semplice. Che non vuol dire necessariamente più facile, ma propio con meno pieghe, meno incertezze… e più entusiasmo.

          Liberazione Verticale è un racconto a voce alta del mio viaggio all’interno di un mondo spesso intriso si silenzio: quello della spiritualità. La spinta a creare questo spazio di condivisione è stata la stessa che mi accompagna da che sono bambino: l’abitudine a esprimermi attraverso la scrittura. L’argomento della meditazione si connette molto bene alla scrittura, soprattutto quando l’atto di scrivere diventa una celebrazione dell’intensità del presente. Parliamo quindi di una scrittura diaristica, in cui si raccontano stati d’animo e percezioni, più che narrazioni vere e proprie. Scrivere può diventare uno strumento prezioso per osservarsi e rimanere in linea col proprio sentire. Nel podcast racconto anche dei libri che mi piacciono, si possono trovare interviste e approfondimenti di carattere meditativo… ma c’è soprattutto la mia vocazione per il mistero della vita. Sono a mio modo un cercatore spirituale e questo podcast è il mio diario di viaggio.


            Scopri di più da VOCI DI DOMANI

            Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

            “L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.”

            Italo Calvino

            Vocididomani.com