Articolo di Laura Raciti
Addentrarsi nel mondo dei manga può sembrare complicato, soprattutto oggi con così tanti titoli e termini giapponesi da conoscere. I cinque manga che voglio consigliare sono, a mio parere, un ottimo punto di partenza: sono brevi, facilmente reperibili in libreria o fumetteria, e mostrano una delle qualità più uniche del genere, ovvero la straordinaria espressività che si può trasmettere anche solo in bianco e nero.

Look Back di Tatsuki Fujimoto (Star Comics, 2022)
Una storia che parla di amore per i manga, creatività, amicizia e rimpianti. In un unico volume, Fujimoto riesce a raccontare la vicenda di due ragazze completamente diverse, che si avvicinano grazie alla passione condivisa per il disegno (e a una rivalità a senso unico). La narrazione è lineare e pulita, ma proprio in questa semplicità si trova la sua forza: grazie a dialoghi ridotti all’essenziale, viene lasciato tanto spazio ai disegni, che parlano attraverso i volti espressivi e le sottili differenze tra vignette.

Il cane che guarda le stelle di Takashi Murakami (J-Pop, 2017)
All’apparenza una storia semplice, quella di un padre che non voleva un cane e del cane che diventa il suo migliore amico, ma che si trasforma presto in qualcosa di profondo e toccante. Il primo volume cattura il cuore con il racconto del legame che resiste anche nei momenti più difficili, mentre il secondo volume, con le sue storie brevi, arricchisce l’opera offrendo una prospettiva più ampia e serena, che accompagna dolcemente verso un finale più felice. È una storia che si rivolge a chi ha avuto e ha animali domestici e sa quanto sia bello e profondo il legame che si instaura. Happy, il cane narratore, dona al racconto una sensibilità unica, rendendo il viaggio ancora più personale e coinvolgente.

Adabana di Non (Dynit, 2022)
Una storia intensa e profondamente umana, che mette al centro l’amicizia tra due ragazze che, nonostante il dolore e le avversità, trovano forza l’una nell’altra. Mizuki e Mako sono due anime fragili ma forti, che resistono a un mondo che le ha lasciate sole. Il manga affronta tematiche difficili con grande sensibilità, senza mai cadere nel sensazionalismo. Il mistero iniziale – Mizuki che si consegna alla polizia per l’omicidio della sua migliore amica – è solo l’inizio di una storia ricca di sfumature emotive e di verità nascoste. Ogni personaggio è costruito con cura e profondità, e l’amicizia tra le due protagoniste è commovente e luminosa anche nei momenti più oscuri.

Hiraeth – L’ultimo viaggio di Yuhki Kamatani (J-pop, 2023)
Un’opera delicata e poetica che affronta con estrema empatia il tema universale della perdita e del desiderio. Il titolo – Hiraeth – racchiude perfettamente il cuore della storia: nostalgia, rimpianto, ma anche desiderio. Nonostante il tema della morte sia centrale, la narrazione è piena di momenti leggeri, che bilanciano e arricchiscono il viaggio dei protagonisti: una ragazza, un immortale e un dio. Ogni personaggio offre una prospettiva diversa su cosa significhi vivere e morire, e questa pluralità di voci permette al lettore di ritrovarsi e riflettere. La scelta dell’autrice di non giudicare i desideri dei personaggi, ma di accoglierli, è toccante e matura. Il tratto grafico, pulito e onirico, contribuisce a rendere la lettura un’esperienza intima e dolce, anche quando tocca temi difficili.

Giornate tranquille di Soraho Ina (Toshokan, 2023)
Un piccolo capolavoro di semplicità e tenerezza. “Giornate tranquille” è esattamente ciò che promette: una raccolta di brevi momenti di vita quotidiana che riescono, con discrezione e grazia, a commuovere e far sorridere. Ogni storia non ha nulla di particolare, ma trasmette tutta la dolcezza dei semplici gesti giornalieri. Ci si rivede nelle azioni, nelle parole, nei personaggi che rappresentano gente comune, e il senso di nostalgia che pervade l’opera è forte e onnipresente.
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