La leggenda del diamante rosso, Amanda Bells, Youcanprint 2025, 454 pagine.

La leggenda del Diamante rosso segna il tuo esordio letterario. Come è nata l’idea per questo primo romanzo e quali libri o autori ti hanno ispirata durante il processo di scrittura?

Per prima cosa ti saluto, ringraziandoti immensamente per questa splendida opportunità. 

La Leggenda del Diamante Rosso è stato inaspettato e al contempo qualcosa che era chiuso dentro la mia testa da anni. Volevo scrivere un Fantasy da quando ne ho memoria. Aspettavo mio figlio quando ho iniziato a plasmare il mondo di questo romanzo, così come i protagonisti, su cui fantasticavo in ogni momento della giornata. Ho preso carta e penna, ho iniziato a buttare giù uno schema degli intrecci che volevo descrivere, e ho preso un pc per sfogare tutte le idee che avevo in testa. Il resto è venuto da sé. Posso dirti che ho letto davvero una quantità di libri esagerata mentre scrivevo questa storia, e Jennifer L. Armentrout o la Bardugo sono state fonte di ispirazione pulsante. 

Come hai costruito il personaggio di Amya, e in che modo pensi che possa riflettere anche il ruolo delle donne nella società di oggi?

Amya è un personaggio a cui sono molto legata. Quando ho iniziato a scrivere di lei, ho voluto creare un personaggio fragile, estraneo a qualsiasi forma di violenza o cattiveria, con una vita piuttosto ordinaria, nonostante il grosso dolore arrivato solo due anni prima dell’inizio del romanzo. Una ragazza dolce, che non conosce niente del mondo e nemmeno di sé stessa, fino a che la vita non la mette di fronte a delle scelte. Finalmente scava in fondo alle cose, alle emozioni; la portano a interrogarsi, chiedere di più da sé stessa, a diventare indipendente. La sua crescita è un lato che mi entusiasma molto, e che mi piacerebbe vedere in tutte le donne dei giorni nostri.

Amya riflette l’ideale di donna fragile, ma anche forte, quel tipo di donna che si sottovaluta ma che è fondamentale per molte persone, oltre che per sè stessa.

Nel libro emergono dilemmi morali, scelte che comportano conseguenze devastanti. Quali conflitti interiori hai voluto esplorare, e come pensi che i lettori possano rispecchiarsi nelle azioni e nelle scelte dei personaggi?

Essendo una persona molto legata alla sostanzialità delle cose, volevo che il mio libro fosse qualcosa di profondo, oltre che di leggero e scorrevole. Volevo fondere il fantasy romantico, con dei temi più forti, legati alla responsabilità delle proprie azioni e della vita che spesso non va come si vorrebbe. Volevo che ci fosse ironia, perdono, amore, la morale delle cose, ma anche la vendetta e il dolore. Sentivo che i personaggi dovevano interrogarsi, mettersi in discussione e allo stesso tempo seguire il proprio istinto. Quando leggo, mi piace immedesimarmi, e ogni protagonista di questa storia è reale, con pregi e difetti, fortune e sfortune. E poi, un fantasy con i fiocchi deve avere un po’ di dramma, soprattutto quando porta a dei dilemmi che potrebbero cambiare tutto;) 

Il fantasy è un genere ricco di possibilità creative: quali sono state le principali difficoltà che hai incontrato durante il processo di scrittura e come è stato accolto il tuo libro dal pubblico?

Hai proprio ragione: il fantasy è ricco di possibilità creative, ed è proprio per questo che è da sempre il mio genere preferito. Banalmente è molto più semplice per me scrivere un fantasy, che un romance classico. Il worldbuilding mi è venuto spontaneo, l’ho costruito insieme ai personaggi con entusiasmo e stando sempre attenta a non perdere il filo e a far combaciare tutto perfettamente. Se mi chiedi la cosa più difficile ti rispondo proprio questa: Non perdersi. Seguire il flusso creativo, assecondandolo, ma senza dimenticare nessuna parte della storia, neanche la più piccola. Tutto si collega a tutto, così come tutti i personaggi creano situazioni che si intrecciano a tutte le altre. Il pubblico mi ha lasciata senza parole. La Leggenda del Diamante Rosso sta venendo apprezzato, sta creando un entusiasmo che per me è un sogno. Non ringrazierò mai abbastanza chi ci ha creduto, e ha condiviso con me le proprie emozioni. 

Se dovessi scegliere un messaggio centrale che La leggenda del Diamante rosso vuole trasmettere, quale sarebbe? Cosa speri che i lettori portino con sé dopo aver letto il tuo libro?

La Leggenda del Diamante Rosso spinge a riflettere sul potere dell’amore, sull’importanza della libertà e sul valore dell’amicizia, oltre che sul significato reale del sacrificio. Spero che i lettori possano evadere dalla normalità grazie alle storie dei miei personaggi, alla magia e al fuoco delle emozioni che provocano le loro scelte, oltre che i loro sentimenti. Il messaggio principale penso che sia proprio quello che scrivo nella parte finale della prefazione:

La scelta più importante è sempre la nostra.

Amanda Bells

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“L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.”

Italo Calvino

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