Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.

G. Rodari

Alice e le altre (Capponi Editore, 2025) di Sabrina Guerrieri è un romanzo che ti avvolge delicatamente, come un sogno che entra nella tua mente, portando con sé una dolce inquietudine e una bellezza sospesa.

La storia di Alice, una bambina di sei anni, ci catapulta in un mondo che, pur sembrando familiare, sfugge costantemente alla nostra comprensione, proprio come l’infanzia stessa: un luogo che è al contempo luminoso e misterioso, ma anche enigmatico e profondo.

Alice è una protagonista che non ti lascia indifferente. La sua natura è complessa e sfaccettata. A volte è una bambina che cerca conforto, con un’innocenza che risveglia in noi una tenerezza profonda. Altre volte, però, diventa una presenza che inquieta, come se nei suoi occhi si nascondesse qualcosa di non detto, un’ombra che lotta con paure irrisolte. È proprio questa dualità che affascina, perché ci fa sentire tutto il peso di una piccola anima che affronta le proprie paure più grandi.

La storia si sviluppa in una colonia estiva, che all’inizio sembra un semplice sfondo, ma che presto si trasforma in un vero e proprio campo di battaglia emotivo. Lontana dai suoi genitori, Alice si confronta con le sue coetanee e si scontra con le sue insicurezze. Ma ciò che rende il tutto ancora più avvincente è il legame misterioso e empatico che si crea tra Alice e la sua educatrice. Questo rapporto, che va oltre la semplice dinamica adulto-bambino, assume toni quasi magici, una connessione profonda che trascende il tempo e lo spazio, un filo invisibile che unisce le loro anime.

Leggere Alice e le altre è come entrare in un sogno in cui la realtà non è mai completamente solida. La scrittura di Sabrina Guerrieri ci trasporta in un mondo dove il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginato diventa labile, e in quel limbo ci perdiamo volentieri, mentre il cuore batte più forte per tutte quelle emozioni che ci arrivano dritte all’anima. Questo libro non è solo una storia di crescita: è un viaggio attraverso le ferite invisibili, i sogni non raccontati e i traumi che, anche se non visti, segnano profondamente l’anima.

Il romanzo suscita emozioni contrastanti, invitandoci a riflettere su quanto il passato, con i suoi traumi e le sue ombre, influenzi il nostro cammino senza che ce ne accorgiamo. Ci fa capire che le esperienze vissute da bambini possono essere così potenti da plasmare per sempre la nostra vita. Eppure, Alice e le altre ci invita anche a scoprire la bellezza che si cela nella cura reciproca, nei legami che ci salvano, nell’affetto che, anche quando sembra fragile, diventa il nostro ancoraggio.

Questo libro lascia una sensazione di bellezza e malinconia, di inquietudine e dolcezza. È un romanzo che ti scava dentro, che ti fa sentire la vulnerabilità dell’infanzia e la forza di ciò che ci portiamo dentro, anche quando non lo vediamo. Alla fine, ti lascia con la sensazione che la realtà non sia mai completamente definita, ma che sia influenzata dalle emozioni e dai legami che creiamo, e che solo affrontando le nostre paure con amore e coraggio possiamo davvero comprenderla e darle un senso.


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“L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla.”

Italo Calvino

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