Una parola gettata nella mente a caso provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni…
Gianni Rodari
Questo pensiero di Gianni Rodari trova una delle sue espressioni più affascinanti e innovative in La grammatica della fantasia (Einaudi,1973) un’opera che, pur essendo destinata ai bambini e agli educatori, rappresenta uno strumento imprescindibile per chiunque desideri coltivare e allenare la propria fantasia narrativa.
Rodari non si limita a teorizzare idee sulla scrittura, ma offre esercizi pratici che stimolano il pensiero creativo, trasformando la scrittura in un gioco, un processo ludico che consente alla mente di esplorare nuove dimensioni. La sua concezione di “grammatica” è tutt’altro che convenzionale: non è un insieme di regole fisse, ma una serie di tecniche che liberano la parola dalle rigidità tradizionali, permettendole di fluttuare e prendere forma in modi sorprendenti.
Allenare la scrittura creativa e narrativa
Tra gli esercizi proposti nel libro, alcuni dei più interessanti per allenare la scrittura sono:
Che cosa accadde dopo?
Dopo aver concluso una storia, si possono inventare finali alternativi o modificare uno già esistente, aggiungendo un seguito o creando soluzioni sorprendenti.
L’omino di vetro
Si prende un personaggio, reale o di fantasia, e gli si attribuiscono le caratteristiche di un materiale. Per esempio, immaginare un “uomo di vetro”: come si comporterebbe? Questa tecnica stimola a riflettere su nuovi tratti e ad esplorare in modo diverso le motivazioni e le azioni dei personaggi.
L’errore creativo
Ogni errore può contenere la possibilità di una nuova storia. Come scrive Rodari: “Da una sola parola si possono ricavare molte storie: da ‘automobile’ a ‘ottomobile’, ‘altomobile’, ‘autonobile’ (questa sarà per lo meno una duchessa e non vorrà stare in un qualunque garage plebeo!)”
Storie tabù
Raccontare storie su temi di cui “non si dovrebbe parlare”, ma con la libertà di esplorare qualsiasi argomento, utilizzando il linguaggio e il tono più adeguati. Questo esercizio invita a sfidare le convenzioni sociali e narrative.
Le fiabe a rovescio
Rodari ha spesso giocato con il concetto di inversione, raccontando le storie popolari in modo volutamente errato. In questa variante, i valori morali delle fiabe vengono alterati: per esempio, Cappuccetto Rosso diventa una figura cattiva e il lupo un personaggio positivo. Questo esercizio stimola a riflettere sui valori e sugli stereotipi narrativi.
“La grammatica della fantasia” per pensare “fuori dagli schemi”
Ciò che rende La grammatica della fantasia di Gianni Rodari un testo ricco e prezioso è la sua capacità di svelare una metodologia che può essere facilmente applicata anche alla scrittura adulta. Rodari ci insegna che la fantasia non ha età, e che il pensiero creativo è un muscolo che va allenato con costanza. Gli esercizi di scrittura del libro risvegliano la capacità di pensare “fuori dagli schemi”, di fare scelte narrative non convenzionali e di creare storie inedite.
L’opera trasmette un messaggio fondamentale: la fantasia non è solo uno strumento per costruire mondi fantastici, ma anche un mezzo per connettere passato e presente, per trasformare esperienze, emozioni e ricordi in nuove storie. Rodari, così, non solo incoraggia la scrittura creativa, ma invita anche a riscoprire il valore della memoria come fonte inesauribile di ispirazione.
Sbagliando s’impara è un vecchio proverbio. Il nuovo potrebbe dire che sbagliando s’inventa
Gianni Rodari
